Fa sorridere vedere come ci si meraviglia di queste intercettazioni telefoniche e più che sorridere a volte mi vien proprio da ridere quando mi trovo di fronte a prove d'attore quanto meno comiche; Bettega che piange sugli spalti (poverino, si divertiva di più quando con gli altri membri della
triade dagli spaltisalutava col gesto dell'ombrello), Moggi che dichiara di esser stato derubato dell'anima (e chi avrebbe il coraggiodi prendersela?), Carraro che, trabordante di onestà sportiva, si dimette (magari poteva cominciare a puntare il dito quando poteva far qualcosa; o non voleva?), Berlusconi che per non aver dubbi chiede subito due scudetti (quest'uomo è fantastico, lo voglio) e quel mostro di giornalismo sportivo che risponde al nome di Italo Cucci che con fare da oracolo (barbetta ordinata, manina in tasca) ci spiega, indignato, di come ci hanno rovinato questo "Dio-giocattolo"che è il Calcio (genuflettevi in segno di adorazione).
E poi comincia la sagra de "io l'avevo detto" e sotto sotto è vero, ma è una verità parziale dato che tutti sanno che questo mondo che smuove milioni di euro non è solo un gioco è un'industria di immagine e soprattutto di soldi, è l'ìmmaginedellla realtà di oggi ed è quindi piena di ipocrisia e interessi, ma pochi hanno avuto il coraggio in passato di dirlo semplicemente e apertamente col rischio di vedersi esclusi dalla spartizione dei beni.
La sfiga di essere interista m'ha aiutato a guardare con distacco questo scintillante spettacolo di lustrini (diversamente mi sarei suicidato come tifoso :D ) ma non posso non osservare divertito tutto il carosello di accuse e non mi illudo perchè come tutti già sapevano in passato , tutti ora già sanno che la
triade non è l'ignobile eccezione ma solamente l'esempio più evidente (e più efficiente, sotto il loro punto di vista).
De Cubertin se n'è andato da un pezzo
(E giustamente direi, chi è quel coglione che non gioca per vincere? Ma questa dopotutto è un'altra storia).